Disturbi del Comportamento Alimentare
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) o disturbi dell’alimentazione sono patologie caratterizzate da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile.
Nei disturbi alimentari c’è sempre un forte coinvolgimento del corpo che diviene il luogo dove l’individuo manifesta le proprie sofferenze, spesso sottaciute, nascoste, inespresse.
La relazione difficoltosa con l’alimentazione spesso è solo lo specchio di un dolore che ha trovato quell’unico modo di essere comunicato.
Il cibo nella nostra cultura non è solo un indispensabile mezzo di sopravvivenza, non è solo ciò che nutre il nostro organismo, ma offre simbolicamente la via d’accesso per sentimenti e relazioni: è il luogo d’incontro con gli altri, con la vita stessa.
Per tutte queste complesse cause il rifiuto del cibo, come nell’anoressia, o la sua
divorazione smodata, come nella bulimia e nel disturbo da alimentazione incontrollata, sono risvolti simmetrici di una medesima problematicità, che possono avere conseguenze drammatiche per la salute fisica e psicologica dell’individuo.
Non si deve pensare al DCA come a “malattie” in senso comune, ma occorre avvicinarsi a questi disagi psicologici con grande cautela ed estrema sensibilità. In gioco non c’è solo la “condotta alimentare”, ma l’intera rete di relazioni, l’ambiente sociale, la storia di ogni soggetto con vissuti, traumi, dubbi e incomprensioni, lutti, difficoltà di vivere fasi delicate della propria esistenza o di affrontare il presente con le sue tribolazioni.
Bisogna dunque prendersi cura del corpo, anche quando apparentemente questo non manifesta segni evidenti di tormento, così come occorre curare l’anima, essere aiutati a ritrovare la possibilità di esprimere le proprie emozioni attraverso la parola e non più tramite il controllo del corpo per mezzo del cibo.