Charlotte Davis ha diciassette anni ed è ricoverata nell’istituto psichiatrico di St. Paul, nel Minnesota. Suo padre è morto, la sua migliore amica l’ha lasciata sola, e la madre non ha alcun interesse nei suoi confronti. Sopportare il dolore è impossibile, e l’autolesionismo sembra l’unica soluzione: quando il vetro appuntito le tocca il braccio, dentro la ragazza si fa largo una specie di sollievo. Al St. Paul Charlie incontra tante giovani donne come lei, sole, ognuna intrappolata in un diverso dolore; c’è chi non vede l’ora di uscire di lì e chi invece vorrebbe restare al riparo fra quelle mura. E quando arriva il momento delle dimissioni, Charlotte non sa proprio dove andare. Proverà allora a ritrovare la speranza nella lontana Arizona, in un viaggio per riscoprire se stessa, fra nuovi progetti, un lavoro in una tavola calda e incontri inattesi. Un racconto dalle tematiche forti, una storia di sofferenza e rinascita che insegna a non perdere mai la speranza. Perché “tutto quello che si rompe, comprese le persone, si può aggiustare”.