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Spettacolo teatrale sui DCA- Palazzo Pirelli – 14 marzo 2023

14 Marzo 2023
ore 10.00 e ore 20.30

Evento Gratuito
Auditorium G. Gaber – Palazzo Pirelli
Piazza Duca d’Aosta 3 – Milano


In occasione della XII^ Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla l’Associazione Ananke Family che si
occupa attivamente di prevenzione e informazione sui disturbi del comportamento alimentare con
l’Associazione culturale di arte drammatica- CIV a promuove presso l’Auditorium Gaber di Palazzo
Pirelli il giorno 14 marzo 2023 lo spettacolo teatrale “TI SEI MAI CHIESTO QUALE FUNZIONE HAI?”
sul tema dei disturbi del comportamento alimentare in collaborazione con Fondazione Ananke,
Centro per la cura dei disturbi alimentari Villa Miralago e il Consiglio regionale della Lombardia.
Bulimia e anoressia sono termini noti più o meno tutti, ma ne conosciamo realmente i subdoli
meccanismi? Se poi nominiamo Binge Eating o Night Eating Syndrome iniziamo a entrare in un
mondo sconosciuto ai più, che comprende anche ortoressia, bigoressia, disturbo da ruminazione,
picacismo: tutti disturbi legati a un anomalo rapporto con il cibo.
In Italia sono circa 3 milioni i soggetti affetti da Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione (DAN).
Secondo la Società Italiana di Riabilitazione Interdisciplinare Disturbi Alimentari e del Peso (SIRIDAP)
la pandemia da Covid-19ha determinato un aumento del 30% di questi disturbi, con gravi
ripercussioni sulle famiglie, che, disarmate, si trovano a fronteggiare i disagi dei propri figli causati
dalla riduzione significativa dei contesti di socialità. Nel corso del 2021 le richieste di aiuto pervenute
al numero verde SOS DCA istituito dalla Presidenza del Consiglio sono più che triplicate.
L’età di esordio dei disturbi alimentari si è, inoltre, notevolmente abbassata, ponendosi
mediamente attorno ai 12/13 anni, con esordi anche in bambini di 8/9 anni.

La compagnia teatrale CIV nasce grazie ad Antonella Cazzola ed Emilio Quadri, attori e
professionisti dello spettacolo con svariate esperienze in ambito teatrale e televisivo, entrambi
formatisi alla Scuola Teatro Arsenale di Milano.
L’attività del CIV consiste nella realizzazione di laboratori teatrali ed interdisciplinari con un
approccio che privilegia lo sviluppo dell’immaginazione al servizio della creazione teatrale e la
ricerca continua attraverso l’improvvisazione, lo studio del corpo e la scrittura di testi che poi
verranno messi in scena
Lo spettacolo teatrale che dà il nome al progetto stesso viene portato in scena da un gruppo teatrale
di giovanissimi attori che, grazie alla loro giovane età rende ancor più accattivante la visione di un
pubblico di studenti, per i quali l’identificazione con gli attori sul palco è immediata.
La vita, la quotidianità, i rapporti interpersonali, tra genitori, figli, amici… Quanto sei libero nelle tue
scelte? Quanto ti senti stretto nei giudizi conformi e stereotipati? Decidiamo o non decidiamo noi
la nostra vita?
Tutto questo è sensibilmente più confuso se parliamo di ragazzi, di adolescenti, stretti tra una
disperata e bruciante necessità di affermarsi come individui specifici e la paura schiacciante di non
essere all’altezza, di non corrispondere all’ideale della maggioranza,
di non essere ‘come tu mi vuoi’.
Ma siamo davvero felici quando diventiamo quello che vogliono gli altri, quando seguiamo una
direzione già prestabilita e disegnata da altri? Cos’è la felicità per ognuno di noi?…
Lo spettacolo inizia rappresentando una serie di situazioni di vita famigliare molto comuni ed
ironizza sulle facili incomprensioni generazionali tra genitori e figli.
In questo clima di divertente immedesimazione da parte del pubblico, all’improvviso cala il dramma
della malattia, che si presenta come una ‘guerra’, un evento catastrofico e devastante che il ragazzo
non sente arrivare fino a quando, di colpo, è già troppo tardi.
Lo spettacolo è rivolto a tutti, adulti, ragazzi e giovanissimi.

Cinzia Fumagalli Presidente dell’Associazione Ananke Family dichiara: abbiamo voluto presentare
questo progetto partendo dalla convinzione che il teatro abbia una grande valenza educativa oltre
che di prevenzione e sensibilizzazione nei vari ambiti sociali.
L’attività teatrale, sia in forma di laboratorio attivo, sia in forma di visione partecipativa, può
rispondere a bisogni urgenti che ragazzi e adulti si trovano ad affrontare nelle diverse situazioni che
la società contemporanea gli impone quotidianamente.
Questo è ancora più vero quando ci troviamo di fronte a soggetti deboli (handicap, disagio psichico,
fragilità o vittime di violenza) o a realtà dove è indispensabile favorire l’integrazione e la
partecipazione di tutti per un fine comune.

Il teatro indaga l’umano e cura gli immaginari corrotti dal tempo tentando di ricostruirli secondo
un’etica secolare. Non vuole rispondere alla domanda che lo spettatore porta con sè, ma disattende
la sua silente richiesta e vi contrappone una nuova domanda che innesca un processo analitico ed
empatico: lo spettatore entra in crisi e attraverso l’elaborazione interiore tende alla conoscenza.

Il teatro è dunque cibo e terapia allo stesso tempo: nutrimento per mantenere l’equilibrio psico-
fisico e rimedio per ricostituire l’equilibrio perso.

Peter Brook – regista teatrale
Questo progetto ha la finalità di proporre un percorso che oltre ad offrire alcuni dati informativi sul

fenomeno dei disturbi alimentari crei la possibilità di costituire veri e propri “anticorpi” che vadano
a porsi quali fattori di prevenzione ma soprattutto siano propulsori di promozione del benessere e
di una cultura della relazione improntata sul rispetto e sulla cura della singolarità di ogni essere
umano.
“Cosa ce ne facciamo dei ragazzi che prendono 10, 9, 8 a scuola se non sono in grado di intervenire
quando viene fatto del male ad un compagno, quando hanno delle prestazioni eccezionali ma non
hanno strumenti per aiutare un loro amico e riconoscere un bisogno.
Si punta troppo sulle prestazioni e troppo poco sui sentimenti, troppo egoismo e impoverimento
emotivo.
Un figlio prima deve diventare un uomo inteso come “persona con valori”. Non puntiamo solo sulle
prestazioni. L’educazione emotiva, che è umana, è tanto importante quanto quella scolastica.
Piero Angela
Testimonial dell’evento sarà Sarah Maestri, attrice, scrittrice e regista. Sarah Maestri è molto
impegnata nel sociale con l’AVIS e in ambito religioso; si è adoperata per i diritti dei bambini orfani nei
paesi dell’Est. Dal novembre 2018 è membro del comitato strategico del fondo a contrasto della povertà
educativa minorile in rappresentanza del Miur.

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