Become A Donation

Become A Donation
Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry.

Contact Info

684 West College St. Sun City, United States America, 064781.

(+55) 654 - 545 - 1235

info@charety.com

Le parole di Valentina

Mi chiamo Valentina e ho iniziato a lavorare come “oss della notte” nella comunità di Villamiralago a marzo 2018.

Inizialmente ero un po’ impaurita e spaesata, era un nuovo tipo di utenza a me totalmente sconosciuta.

I primi mesi sono stati complicati e strani, venivo da una esperienza con malati di Alzheimer in cui il movimento fisico, i discorsi su cibo e la non autonomia erano all’ordine del giorno, qui ho dovuto stravolgere il mio pensiero e le mie azioni.

Banditi ogni tipo di ballo, movimento afinalistico, attività di reminiscenza sul cibo…un bel cambiamento!

PROPRIO UN BEL CAMBIAMENTO!

Avere a che fare con ragazzi con DCA, patologia a me sconosciuta, mi ha inizialmente impaurito. Mi sembrava di camminare in un negozio di cristalli, ma con l’andare del tempo ho imparato il linguaggio verbale ma soprattutto non verbale per entrare in empatia con loro.

Vivere in comunità per tanti mesi non è mai semplice, occorre avere pazienza, scendere a compromessi, avere ben presente i propri obiettivi, sapere da dove si parte, da quali fragilità, patologie e difficoltà.

Non è sempre così veloce e semplice per loro, soprattutto nelle prime settimane.

La voglia di mollare e di andarsene è sempre in agguato, ma chi supera queste settimane vede rifiorire la propria vita e il proprio desiderio di tornare a sperimentarsi nel mondo.

Ho imparato quanta ricchezza c’è in questi ragazzi che vengono da tutta Italia e dalla Svizzera, ricchezza di storie e di vita, lacrime, momenti disperati e tanti momenti gioiosi e pieni di obiettivi raggiunti.

Lavorare di notte è un mondo diverso, fatto di buio e di fantasmi che escono prepotenti e in maniera violenta nell’animo dei ragazzi.

Si respira un’atmosfera di solitudine interiore che richiede di essere colmata da un abbraccio o da una parola di incoraggiamento, ma anche solo da una presenza accanto al letto.

Affiancare durante la notte è vigilare su un sonno a volte mai tranquillo, è ascoltare respiri e movimenti, è sapere di avere una vita affidata, da vegliare con attenzione e dolcezza.

Dolcezza che a volte diventa anche fermezza e NO, per un bene che fatica ad essere chiaro e evidente ma che con la luce del giorno diventa un GRAZIE che appaga anche quei momenti un po’ difficili.

Forse nella mia esperienza lavorativa a Villamiralago ho mancato un po’ di professionalità perché mi è stato difficile non farmi coinvolgere dalle emozioni dei ragazzi, ma è stato fondamentale per imparare o rimparare che ogni vita, ferita, malata, vuota, problematica, ha un senso, ha qualche cosa da dire, ha un percorso da fare, duro e in salita che ha bisogno di tante presenze professionali che sostengono e danno una direttiva, che sono capaci di dare “chiavi” per aprire alcune porte della vita che sono chiuse da tempo.

Se dovessi riassumere ciò che mi sono portata nella mia vita nei miei 5 anni con i ragazzi malati di DCA utilizzerei alcune parole:

NON GIUDIZIO

PRESENZA

STIMA

FIDUCIA

Ai “miei” ragazzi dico che sono importanti per me e per tutti, hanno un senso per il mondo, hanno parole da dire al mondo, sono persone con una ricchezza e una bellezza unici. Il percorso che affrontano non è facile e a volte può sembrare impossibile ma solo affidandosi a specialisti si possono avere gli strumenti per uscire da questa malattia.

GRAZIE AD OGNUNO DI VOI E BUON CAMMINO!!

Valentina

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked*