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VOLEVO SOLO DANZARE – 18 novembre 2023 ore 21 – Teatro Nuovo Rebbio- Via Alfonso Lissi, 9 -COMO

Durante la settimana che porterà alla Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne la nostra riflessione
verte su alcuni studi clinici che riportano che tra i fattori di rischio ambientali per i disturbi dell’alimentazione
e della nutrizione possiamo riscontrare la presenza di gravi traumi associati a forme di violenza, come ad
esempio abusi fisici, sessuali e/o psicologici
Le esperienze fortemente traumatiche sono fattori significativi che possono determinare difficoltà nella
regolazione delle emozioni, nella costruzione della personalità e aumentare la vulnerabilità di una persona
nei confronti di un disturbo alimentare.
I disturbi dell’alimentazione hanno una stretta correlazione con le nostre emozioni e non come potrebbe
sembrare solo con il cibo, dove il cibo invece diventa una delle strategie, il regolatore per esprimere i nostri
vissuti.
Dati sperimentali hanno mostrato che quasi più della metà delle donne con disturbi dell’alimentazione ha
riportato esperienze di abuso sessuale e/o di esperienze avverse in età infantile nell’80% dei casi avvenute
durante l’infanzia, e che nelle vittime di abuso sessuale infantile l’assenza di supporto interpersonale e la
percezione di sé come vulnerabili e isolate sarebbero direttamente associate alla presenza dei sintomi
del disturbo alimentare.
I sopravvissuti ad un abuso infantile possono soffrire da adulti di disturbi dell’alimentazione. La relazione
tra abuso infantile e disturbi dell’alimentazione è un dato ampiamente accertato dalla ricerca scientifica
che afferma che le esperienze avverse infantili tra cui l’abuso sessuale, funziona come un detonatore
che aumenta il rischio e influenza il mantenimento di questi disturbi (Madowitz, 2015). E questo vale per
l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da binge eating (Caslini, 2016) che sono
i disturbi dell’alimentazione che si presentano con maggior frequenza.
In realtà sappiamo che tutti i disturbi dell’alimentazione condividono il medesimo nucleo patologico e,
anche se si manifestano con caratteristiche leggermente diverse, rappresentano un modo per superare
la dolorosa ferita emotiva che l’abuso ha inferto alla persona. Attraverso il cibo e una grandissima
attenzione che definiamo come ossessione ma anche insoddisfazione verso il proprio corpo, la persona
cerca di gestire un’angoscia molto intensa generata dall’abuso subìto.
Il progetto ha come scopo quello di sensibilizzare la popolazione su temi tragicamente attuali quali la
violenza sulle donne e la violenza assistita dai figli, e le sue inevitabili conseguenze tra cui anche il
disturbo alimentare e gli operatori sanitari coinvolti nella cura e assistenza alle donne e ai bambini che
hanno subito violenza, sul tema delle conseguenze sulla salute psico-fisica.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la violenza contro le donne è uno dei principali
fattori di rischio per la salute pubblica e di morte prematura per le ragazze e le donne. Le forme di violenza
possono essere molteplici: fisica, sessuale, psicologica, economica, culturale e stalking e
tendenzialmente vengono perpetrate in ambito domestico.

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