Sono Caterina,
Ho 18 anni e soffro di anoressia.
La malattia è iniziata quando avevo circa 12 anni.
A 13 anni sono stata ricoverata per 2 volte in ospedale per poi essere trasferita per un anno in una comunità per DCA.
All’uscita dalla comunità il percorso non termina, ma continua fino al giorno d’oggi.
Ho preso molto coraggio prima di raccontare la mia storia, ma credo sia molto importante parlare di questo argomento.
Avevo immensa paura del cibo, ma dietro questa paura c’era molto altro:
C’era una bambina che è diventata troppo preso adulta.
C’era una bambina alla quale mancava un po’ di amore.
C’era una bambina che aveva paura di rimanere sola, isolata da tutti.
Molto spesso il disturbo alimentare viene collegato all’aspetto esteriore di una persona ma è importante sapere che dietro ad un corpo c’è molto altro.
Il corpo è solo una scatola attraverso la quale si prova ad esprimere il proprio dolore.
Nel mio caso infatti per esternare il dolore che provavo mi era rimasto solo il corpo, il quale ho inconsapevolmente usato per esternare la mia sofferenza.
Ammettere di essere affetti da un disturbo alimentare è stato difficile, soprattutto perché mi sono sempre considerata sana e non capivo il perché tutti intorno a me si allarmassero.
Nella mia testa apparentemente andava tutto bene ed era tutto sotto controllo, ma nella realtà era tutto un disastro.
L’anoressia mi ha spento completamente, mi ha allontanato da molta gente, mi ha fatto perdere tante occasioni e molti anni di vita che sono purtroppo irrecuperabili.
“prima o poi passerà…”
questa è la frase che vorrei lasciare, e vorrei far riflettere sul non scegliere il POI se si può scegliere il PRIMA, perché vi assicuro che passerà.
-Caterina.