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Come riconoscere i disturbi alimentari: una guida per i genitori

I Disturbi alimentari rappresentano una fonte di enorme preoccupazione per i genitori. Ecco alcuni indicatori che è bene osservare per una richiesta di aiuto tempestiva e precoce.

I disturbi alimentari sono, nella società odierna, un fenomeno molto diffuso che ha visto registrare una crescita esponenziale, soprattutto nella fase adolescenziale. A tal proposito i genitori si preoccupano notevolmente dei propri figli quando notano una modificazione nel loro comportamento alimentare.

In alcune circostanze, i cambiamenti alimentari possono far parte della delicata fase del ciclo di vita che gli adolescenti attraversano (es. mangiare in modo irregolare o assumere nuove e “bizzarre” abitudini alimentari differenti dall’infanzia), in altre circostanze invece, queste possono rappresentare un campanello di allarme per qualcosa di molto più serio che vale la pena di essere preso in esame.

Quando doversi realmente preoccupare?

  • Fluttuazione del peso in poco tempo: perdita o incremento ponderale repentine.
  • Modificazione del tono dell’umore (scoppi di pianto, irritabilità, tristezza).
  • Difficoltà a mangiare in presenza di altre persone.
  • Modificazioni nell’andamento scolastico: difficoltà di concentrazione, di memorizzazione e di attenzione con conseguente calo di prestazioni.
  • Grande preoccupazione per la preparazione del cibo finalizzato a far sì che gli altri mangino.
  • Eccessive preoccupazioni per il proprio peso, per la forma del corpo e controllo pervasivo per ciò che si mangia.
  • Selettività alimentare: alcuni alimenti (es. dolci, pasta, pane) vengono esclusi o limitati di gran lunga; di contro si può osservare invece la tendenza ad accumulare cibo nascosto.
  • Modificazione delle relazioni sociali: difficoltà ad uscire o a mantenere le amicizie di sempre.
  • Blocco delle mestruazioni.

Questi indicatori, uniti a importanti modificazioni delle abitudini alimentari, rappresentano per i genitori una condizione da non sottovalutare che richiede una iniziale valutazione psicologica e nutrizionale volta ad indagare lo stato di salute della persona ai fini di un intervento tempestivo e mirato.

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