Ero io a non essere abbastanza, non il peso.
Pensavo di poter controllare il mio dimagrimento,
Pensavo di aver avuto il controllo sul cibo
E mentre dicevo questo, pochi mesi dopo mi sono ritrovata ricoverata d’urgenza in ospedale tra la vita e la morte
Non si è mai trattato di essere più magra, di vedere le ossa del bacino, la spina dorsale, di andare al mare senza vergogna, di prendere una taglia XS o di vedere un numero bassissimo sulla bilancia
Perché alla fine la magrezza non bastava mai, di ossa se ne vedevano fin troppe, la taglia che portavo non esisteva più, dovevo andare alla ricerca di vestiti per bambine di 6 anni e il numero sulla bilancia era sceso talmente tanto che non riuscivo a stare nemmeno in piedi
Bastava eccome!
Ma non per me
La verità è che ero io stessa a non sentirmi abbastanza
Non abbastanza meritevole di amore, non degna di rispetto, non adeguata, non giusta, non così forte, non così bella, non abbastanza per niente.
Devo chiedermi scusa per tutte quelle volte che non ho mangiato nonostante la fame, per le ore di attività fisica fino a star male, per ogni parola di odio che mi sono dedicata, per le giornate piene di vita che mi sono persa
E chiedo scusa al mio corpo
Per tutte le volte che l’ho spremuto fino all’estremo, che ti ho colpito fino al limite
Scusa
Perché ora vorrei rimediare a tutti i danni fatti
Vorrei riuscire ad amarmi come non ho mai fatto
Vorrei adorare quella pancetta che mi rende vera e morbida e non più uno scheletro aguzzo
Devo iniziare ad amare le mie forme, con i muscoli che mi sto creando con il duro lavoro
Vorrei amare quelle smagliature che raccontano la mia storia, che sono segni di un lungo viaggio di amore
L’ideale di bellezza cambia velocemente
Il mio corpo per il quale ogni giorno mi torturo, troverebbe sicuramente pace se accettassi i suoi cambiamenti e se comprendessi che la perfezione non è altro che una menzongna.
I social sono una menzogna.
Alessia