Per otto anni ho sofferto di bulimia e vorrei raccontare la mia storia, per testimoniare che dai disturbi alimentari si può guarire. Vengo da Perugia, mi chiamo Giorgia e ho ventiquattro anni. Ho intrapreso durante le scuole medie una dieta “fai da te”, per sentirmi
MOMENTI DI VUOTO
Vorrei partire dalla fine di questa storia anziché dall’inizio. Mi chiamo Maurizio, per mia fortuna, nei primi cinquantotto anni di vita non ho incontrato grandi ostacoli; la prima grave difficoltà è stata proprio la malattia di mia figlia Roberta, che mi ha obbligato a cambiare
AMATI
L’infanzia è stato il periodo più bello della mia vita. Sono cresciuta in mezzo alla natura, tra i campi e un sacco d’amore. Mio padre ha un’azienda e mia madre lavora con lui, dopo la scuola fino ai dodici anni andavo da una cugina, era
200 CHILI PER ESISTERE
Sin da piccolo sono stato un bambino sovrappeso, che col tempo è diventato obeso. Nel 2011 ho superato i duecento chili e mi sono rivolto al San Raffaele dove mi è stato detto che l’unica valida soluzione sarebbe stato un intervento di chirurgia bariatrica. Mi
Restauratrice di Anime
Ho una formazione artistica e ho convogliato la mia arte e la mia voglia di usarla come aiuto formandomi come arteterapeuta. Lavoro a Villa Miralago da quando ha aperto e ho creato quello spazio dedicato, ad uso esclusivo, che noi chiamiamo atelier; luogo raccolto ed
Sara
Adesso che sto a Villa Miralago da ormai due anni e mezzo mi sento distaccata dalla realtà ed hopaura del mondo esterno. So che prima o poi dovrò tornare, e ne sono spaventata, perché nonsono stata capace di coltivare i rapporti con gli amici e
Il linguaggio del rifiuto e del niente
“No, non voglio mangiare”. “No, non voglio ingrassare.” “No, non voglio amare.” “No, non voglio crescere.” “No, non mi voglio curare.” “No, non ho fame.” “No, non mi piaccio.” “No, non voglio pensare.” “No, non ho alcun bisogno.” “No, non ho nulla da dire.” Il
VORREI MOSTRARE LA MIA ANIMA
I miei problemi con il corpo e il cibo risalgono all’epoca delle elementari, già in quegli anni ho avuto a che fare con le prime diete e i primi medici, che non hanno fatto altro che convincermi che il mio corpo era qualcosa di sbagliato
LA SOLITUDINE DI MONIA
Tutto è cominciato tre anni fa, Giada era ormai cresciuta e non mi permetteva di vederla senza vestiti.Io sono Monia, sua madre, avendo notato che era dimagrita, con la scusa di controllare la suaschiena che in passato aveva avuto qualche problema, sono entrata in bagno
LARA
“La mia vacca svizzera”, così mi ha chiamata un giorno il ragazzo a cui mi ero aggrappata, laceratadal dolore per la perdita di mia nonna, nel 2010. Da quel giorno anche il suo fratellino mi ha chiamatain questo modo. In realtà tutta la sua famiglia